L'URLO DEL BAMBINO

La voce irriverente dei lavoratori del Bambino Gesù:
quando la realtà supera la satira (ma noi ci proviamo lo stesso)!

CONTRATTO SCADUTO DA 2305 GIORNI

COSA PREVEDE LA LEGGE

Il diritto allo studio nella normativa

Il diritto allo studio è sancito dalla Costituzione italiana (art. 34) e tutelato da leggi specifiche per i lavoratori. L'art. 10 della Legge 300/1970 (Statuto dei Lavoratori) e l'art. 15 del CCNL vigente garantiscono ai dipendenti la possibilità di conciliare lavoro e percorsi formativi.

Principali strumenti a disposizione dei lavoratori:

  • Permessi studio 150 ore: ore retribuite annue per la frequenza di corsi di studio
  • Congedi per formazione: periodi di aspettativa non retribuita per corsi di formazione
  • Congedi per dottorato di ricerca: periodi di aspettativa per frequentare dottorati
  • Flessibilità oraria: adattamenti dell'orario lavorativo per conciliare studio e lavoro

"Il diritto allo studio è come l'unicorno: tutti ne parlano ma pochi l'hanno visto davvero in OBG!"

PERMESSI STUDIO (150 ORE)

Come funzionano i permessi studio

I lavoratori hanno diritto a 150 ore di permesso retribuito per motivi di studio nell'arco di un anno solare (1° gennaio - 31 dicembre). Questi permessi rappresentano un diritto soggettivo che, se negato ingiustificatamente, può costituire condotta antisindacale.

Chi può richiederli: Tutti i dipendenti con contratto a tempo indeterminato e determinato (quest'ultimi in proporzione alla durata del contratto).

Per quali corsi:

  • Scuola dell'obbligo e scuola superiore
  • Corsi universitari e post-universitari
  • Corsi di qualificazione professionale
  • Corsi di lingue straniere

Come utilizzarli: I permessi possono essere utilizzati per:

  • Frequenza dei corsi (in orario di lavoro)
  • Preparazione di esami
  • Sostenere gli esami, anche se fuori dall'orario di lavoro
  • Preparazione della tesi

Come richiederli all'OBG

La richiesta dei permessi studio all'Ospedale Bambino Gesù segue una procedura specifica:

  1. Presentare domanda all'Ufficio Risorse Umane entro il 30 novembre dell'anno precedente
  2. Allegare il certificato di iscrizione al corso
  3. Attendere l'approvazione (che dovrebbe avvenire entro il 31 dicembre)
  4. Per ogni singolo permesso, presentare richiesta al proprio responsabile con almeno 3 giorni di anticipo
  5. Al rientro, presentare certificazione di partecipazione al corso/esame

ATTENZIONE: L'amministrazione OBG applica un limite del 3% del personale che può usufruire contemporaneamente dei permessi. Questo significa che viene stilata una graduatoria in base a criteri specifici. Il nostro consiglio è di presentare domanda il prima possibile!

IL SAPERE È POTERE... MA ALL'OBG PARE SIA SOLO UN FASTIDIO!

Le scuse più frequenti per non concedere i permessi

"Hai già usato troppe ore quest'anno"
La realtà: Il dipendente ha diritto a 150 ore annue, indipendentemente da come decide di distribuirle nell'anno.
"Non possiamo garantire la copertura del servizio"
La realtà: La programmazione dei turni dovrebbe tenere conto dei permessi studio approvati a inizio anno.
"Il corso non è pertinente con la tua mansione"
La realtà: La legge non prevede che il corso debba essere attinente all'attività lavorativa.
"Serve una certificazione per ogni ora di permesso"
La realtà: Per lo studio individuale è sufficiente l'autocertificazione e/o il superamento dell'esame.

ASPETTATIVA PER MOTIVI DI STUDIO

Congedo per formazione

I lavoratori con almeno 5 anni di anzianità presso lo stesso datore di lavoro possono richiedere un congedo per formazione per un periodo non superiore a 11 mesi, continuativo o frazionato, nell'arco dell'intera vita lavorativa.

Caratteristiche principali:

  • È un'aspettativa non retribuita
  • Non è computabile nell'anzianità di servizio
  • È utile ai fini previdenziali (il lavoratore può riscattare il periodo)
  • Non può essere cumulato con ferie, malattia o altri congedi

Come richiederlo: La domanda va presentata all'Ufficio Risorse Umane con un preavviso di almeno 30 giorni, indicando il periodo e il tipo di corso. L'azienda può rifiutare la richiesta o differirne l'accoglimento in caso di comprovate esigenze organizzative.

Congedo per dottorato di ricerca

I dipendenti ammessi ai corsi di dottorato di ricerca possono usufruire di:

  • Aspettativa per motivi di studio senza assegni per tutta la durata del corso
  • In alternativa, se l'amministrazione ha interesse, congedo straordinario con diritto allo stipendio

Nel caso di aspettativa senza assegni, il periodo è utile ai fini della progressione di carriera e del trattamento di quiescenza e previdenza.

Quando chiedi l'aspettativa per studio all'OBG, ti guardano come se avessi chiesto di andare su Marte con il monopattino...

CASI REALI (CON NOMI MODIFICATI)

Il caso di Marina: permessi negati senza motivazione

Marina, infermiera con 12 anni di servizio, ha richiesto i permessi studio per frequentare un master in management sanitario. Nonostante avesse presentato domanda nei tempi previsti e fosse rientrata nella percentuale ammessa, si è vista negare ripetutamente i permessi giornalieri dal proprio coordinatore con la semplice motivazione "non possiamo garantire il servizio".

Dopo l'intervento della CISL FP, che ha fatto presente la potenziale condotta antisindacale, i permessi sono stati concessi regolarmente.

Il caso di Lorenzo: la laurea "non pertinente"

Lorenzo, tecnico di laboratorio, ha richiesto i permessi per frequentare un corso di laurea in Scienze della Comunicazione. L'amministrazione ha inizialmente respinto la sua domanda sostenendo che il corso non fosse pertinente con la sua mansione lavorativa.

Dopo aver mostrato la normativa che non prevede vincoli di pertinenza, Lorenzo ha ottenuto i permessi richiesti, ma ha dovuto combattere una battaglia burocratica evitabile.

Il caso di Claudia: aspettativa ostacolata

Claudia, amministrativa con 8 anni di servizio, ha richiesto un'aspettativa di 6 mesi per frequentare un corso intensivo di specializzazione. La sua richiesta è rimasta "in valutazione" per mesi, senza un chiaro riscontro.

Solo dopo ripetuti solleciti e l'intervento del sindacato è arrivata l'approvazione, ma ormai a ridosso dell'inizio del corso, creando notevoli difficoltà organizzative alla lavoratrice.

CONSIGLI PRATICI

Come tutelare il tuo diritto allo studio

  • Pianificare in anticipo: Presentare la domanda con largo anticipo rispetto ai termini previsti
  • Documentare tutto: Conservare copia di tutte le richieste e delle risposte ricevute
  • Conoscere i propri diritti: Leggere attentamente la normativa e il contratto
  • Comunicare con chiarezza: Specificare nelle richieste i riferimenti normativi (L. 300/1970, art. 10; CCNL art. 15)
  • Coinvolgere il sindacato: In caso di difficoltà, contattare immediatamente un delegato CISL FP
  • Essere flessibili ma fermi: Proporre soluzioni alternative ma non rinunciare al proprio diritto
  • Coordinarsi con i colleghi: Organizzarsi con altri lavoratori-studenti per distribuire le richieste
STUDIARE È DIFFICILE, OTTENERE I PERMESSI A VOLTE È IMPOSSIBILE!

La posizione della CISL FP

La CISL FP ritiene che il diritto allo studio sia fondamentale per la crescita professionale e personale dei lavoratori. Un personale più qualificato rappresenta un valore aggiunto per l'Ospedale Bambino Gesù e per la qualità dell'assistenza ai piccoli pazienti.

Il nostro impegno è rivolto a:

  • Garantire il rispetto delle normative sui permessi studio
  • Assistere i lavoratori nelle procedure di richiesta
  • Intervenire in caso di ostacoli o dinieghi ingiustificati
  • Promuovere la trasparenza nei criteri di assegnazione
  • Negoziare condizioni migliorative nel prossimo contratto (quando finalmente si decideranno a rinnovarlo!)
Contatta un delegato CISL FP

IL MURO DEL MALCONTENTO: VOCI DAI LAVORATORI-STUDENTI

"Ho dovuto rinunciare agli esami perché, nonostante i permessi approvati sulla carta, al momento di prenderli mi dicevano sempre che c'erano 'esigenze di servizio'. Ho pagato tasse universitarie per nulla!"

"Per ottenere un'ora di permesso studio devo compilare 5 moduli, avere 3 firme e quasi giurare sul sangue che studierò davvero. Per le ore di straordinario non pagate, invece, basta un cenno del capo."

"Quando ho chiesto l'aspettativa per un master, il mio responsabile mi ha detto: 'Se proprio vuoi studiare, puoi sempre licenziarti'. Ecco quanto tengono alla nostra crescita professionale!"

"Ho preso la prima laurea con le ferie e senza riconoscimenti, la seconda laurea idem, il master di secondo livello idem, il secondo master di secondo livello idem, il terzo master di secondo livello idem, il dottorato di terzo livello idem. All'ultimo anno del dottorato, avendo l'obbligo di conseguire un periodo di ricerca all'estero (cosa che dovrebbe essere apprezzata in quanto siamo anche IRCCS), ho dovuto chiedere il permesso delle 150 ore (che a differenza di altre istituzioni da noi non è retribuito). Dopo 4 mesi di solleciti mi hanno risposto che è stato accettato ma non mi hanno comunicato nulla in forma scritta. Sono a conoscenza di colleghi ai quali è stato pagato lo stesso master che ho conseguito (e che ho pagato) io anni prima ma a me non è stato riconosciuto. Stesso dicasi per corsi professionali seguiti e certificazioni prese (sempre seguiti in ferie e pagati personalmente ed, ovviamente, attinenti all'attività lavorativa svolta). Portare valore aggiunto in ospedale è possibile solo per pochi..."